lunedì 24 maggio 2010
Monte Gennaio 23-05-10
Finalmente questo inverno ritardatario, prodigo di nevicate a bassa quota, pioggia e nuvoloni, sembra aver lasciato il passo alla bella stagione.
Spettatori in anteprima di questo cambio di programma io, Luigi, Agnese, Umberto, Andrea e Sara. Palcoscenico d'eccezione il Monte Gennaio.
In inverno avevo già tentato due volte la conquista di questa cima. In entrambi i casi la nebbia mi aveva "suggerito" di tornare indietro. Il monte Gennaio aveva assunto per me il fascino che il Nanga Parbat ha per numerosi impavidi alpinisti.
Dalla casetta del Pulledrari sono suffcienti due ore di cammino per arrivare in vetta. A metà strada si trova il rifugio del Montanaro e poco più in alto il poggio dei Malandrini. Da qui in poi non si vede più un albero. Il panorama in cima è di quelli da mettersi a sedere per un po': Apuane, Abetone, Libro Aperto e tutta la parete est del Corno alle scale con i balzi dell'ora e la Nuda.
Credo che ci tornerò tra non molto sul monte Gennaio.
Foto Ciure
sabato 15 maggio 2010
Da Piazza a Piazza 2010
E' passato un mese ormai dalla Da Piazza a Piazza e non posso fare altro che scrivere un po' di cose, alla rinfusa, che ricordo con piacere:
Eravamo un bel gruppo, anche se ognuno è andato al suo passo.
Quest'anno era più freddo che caldo e alla vigilia si temeva di prendere l'acqua.
La Sara ha staccato tutti, belli e brutti.
Marietto si è quasi rovinato un ginocchio per starle dietro.
Lenzi ha condiviso questa da piazza a piazza con Francesca.
Guarducci fa, al solito, due viaggi.
Gli Ermini hanno il loro passo. Con quel passo potrebbero camminare per giorni.
Bere tre Weiss all'arrivo di Montepiano aiuta a reintegrare sali minerali.
Può capitare di incontrare un elfo sul sentiero.
Al Margherita si mangia da dio, anche se lì per lì abbiam sempre paura di digiunare.
Il secondo giorno te lo ricordi in discesa ma è tutto un saliscendi.
Girare i segnali non è sempre una buona idea.
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