sabato 31 maggio 2008

Alta via delle Dolomiti

Nasce dalla mente fulgida dell'architetto Lenzi l'idea di una cinque giorni estiva sulle dolomiti.Dormire nei rifugi in quota.Date e modalita' tutte da stabilire.
Io ci sento da morire

Alpi Apuane 7/8-6

Domani e lunedì saro' al mare ma se vengo a camminare ne rimedio.
Posso dare gia'da oggi la mia disponibilita' incondizionata per un giro il prossimo fine settimana,quello indicato nel titolo.
Ho dato un'occhiata ed ho trovato diversi anelli da 8-10 ore per gente in forma come noi.
Tutte le cime del gruppo delle Panie:un tour di grande respiro.1000 mt di dislivello.8 ore
Traversata Nord-Sud del Cavallo:sopra un onda di pietra.1000 mt dislivello.6 ore
Traversata Nord-Sud del Pisanino:la cima piu' alta delle apuane.1150 dislivello.8 ore
Maggiore-Sagro-Spallone:sopra secoli di marmo.1400 dislivello.10 ore
Corchia:sui crinali della montagna vuota.900 ca dislivello.5,30 0re
Sagro:sulle tracce dei vecchi alpinisti.1200 ca di dislivello.7,30 ore
Traversata del monte Forato:1100 di dislivello.8 ore circa

Dite la vostra anche sul giorno in cui preferite andare.Se andiamo di sabato evitiamo la fila

giovedì 22 maggio 2008

Da Piazza a Piazza





Che ci si fara'??
Ma che scherzi c'e' gente di 75 anni che la finisce senza nemmeno sudare.Noi che siamo giovani e allenati(??) giammai avremo grossi problemi....








La partenza non e' il massimo.Orde di gente di ogni eta' e di tutte le corporature che si sorpassano correndo,saltellando,speronandosi.In cuor mio pensavo di ripassarli tutti di lì a poco.Arriviamo a spazzavento con il sole che fa' capolino.La folla si e' diradata ed iniziamo ad apprezzare quello che ci sta intorno.Il pensiero e' rivolto alla salita verso il monte Javello(il lettore attento si ricordera' che l'avevamo discesca tempo fa').E' una pettata incredibile che,se sei bischero' come me,riesci a completare con il cuore in gola e le gambe di marmo in mezz'ora.Primo ristoro della vab.Si mangia e si riparte.Dal passo delle cavallaie,che incontriamo
di lì a poco,affronteremo un sentiero che nessuno di noi ha mai fatto prima.Il cartoncino che ci hanno fornito con l'iscrizione,sembra indicare che il grosso della salita' lo abbiamo fatto.Mancano soltanto 200 mt di dislivello qua e la'.I nostri cinque eroi affrontano salite e falsi piani con il morale altissimo.Da annotare la presenza di uno dei posti di ristoro piu' caratteristici prima della salita Stracca l'asino.Salsicce,pancetta,cacio e uova sode(2 per il ns. andrea Guarducci).Il tutto servito da un gruppo di giovani di spirito.All'ora di pranzo ecco il Pian della Rasa.Io sono gia' cotto a puntino,con un gran male alle gambe.L'Andrea dei Guarducci zoppica vistosamente per un tendine dolente.Dopo qualche battuta in allegria e due scodelle di minestra,ripartiamo con un passo un po' piu' blando.Incominciamo a dirci che forse non e' quella passeggiata che ci eravamo immaginati.Da qui in poi e' tutto un susseguirsi di mangia e bevi(saliscendi ndr).Ci diciamo apertamente che forse dovevamo effettuare un allenamento un po' piu' mirato.Sul monte Zucca i primi mancamenti.Ognuno zoppica a proprio piacimento.Gabriele Ermini,continuamente incitato dal figlio Andrea("Oh Babbo.Un ti vedo mica punto bene.Che ce la fai??"),e' in realta' quello piu' fresco di tutti.Giunti al tabernacolo di Gavigno,ignari di quello che ancora ci aspetta,ci alimentiamo come bestie feroci.Che lo vuoi un bicchiere di vino??Certo.Dall'altra parte della strada c'e' scritto che a Montepiano mancano 4 ore.Non puo' essere vero;sono esattamente sei ore e venti che camminiamo.Sara' tutto tremendamente vero.Saliamo il Monte Scalette,o forse e' il sentiero che si chiama cosi'.Di sicuro non hanno dato quel nome per caso.Sessanta minuti di passione per il sottoscritto.Gambe e cervello a farsi benedire.Non ricordo granche' della strada fino a Montepiano.All'arrivo siamo mezzi morti.Piu' morti che mezzi.Andrea G non piega il ginocchio.
Per andare a cena ci vengono a prendere con la macchina.Dopo averci riempiti come bisacce ci consegnano(sempre con la vettura)alle lenzuola.Se l'aulin non fa' un miracolo si torna tutti con la capp.
Domenica.Sveglia alle cinque e mezzo.Il ginocchio non da speranze al Guardu,battistrada del primo giorno.Le nostre strade si dividono.Dispiaciuti e preoccupati per la strada da fare,ripartiamo.
Il secondo giorno abbiamo camminato insieme solo per i dieci chilometri di asfalto sulla strada che unisce Montepiano a Mangona.Con l'inizio del sentiero ognuno ha preso il passo imposto dalle proprie gambe di marmo.Fino a Montecuccoli(3 ore dalla partenza)il percorso,immerso nel bosco,non presenta dislivelli di rilievo.Polpacci,cosce e giniocchi ringraziano.Da qui in poi inizia la parte piu' bella degli 80 chilometri della da Piazza a Piazza.Il sentiero corre su e giu' per pratoni.Io e l'arch. Lenzi,incontrato al ristoro di Montecuccoli,facciamo strada assieme.Maciniamo chilometri in silenzio fino al Monte Maggiore.Dalla vetta si
vedono i monti che abbiamo calpestato il giorno precedente e Cantagrilli e la Retaia,le nostre ultime fatiche.Per me e' l'ora di una sosta,Zaccia sostiene di non potersi fermare.Il sentiero scende fino a Valibona per poi girare su verso Cantagrilli...
[La storia finisce qui.Inutile dire che siamo arrivati stravoRti]

Foto Lenzi

lunedì 5 maggio 2008

Appena tornati dalla Da Piazza a Piazza

Credevo fosse un po' piu' dura e lunga...
Dite la vostra. Prossimamente mettero' il post ufficile(quando mi saro' ripreso).
saluti

Pania 24-8-21

Se la memoria non mi tradisce oggi è stata la mia decima ascensione sulla Pania. Sono partito da Pruno e mi sono goduto tutto il percorso, s...