sabato 20 luglio 2019

Tambura da Campocatino 18-7-19

Con la fine dell' anno scolastico il mio studio si svuota lentamente ed inizio a programmare alcune giornate da trascorrere con Francesco o fughe in moto. Nelle ultime settimane ho trascorso alcuni giorni al Cinquale con Simona e Francesco, godendomi un po' di calma dopo il solito anno vissuto di corsa. Da settembre ho fatto tanta attività fisica, compresa una gara di crossfit ma camminato pochissimo: due girate in Calvana, una breve escursione in val Serenaia con Luigi in inverno, un pranzo al lago Scaffaiolo. Domenica scorsa con Marco e mio cugino Alessandro avevamo organizzato la traversata del Sumbra da Capanne di Careggine ad Arni. Le previsioni meteo annunciavano cielo coperto con miglioramento nel pomeriggio tuttavia appena raggiunto il crinale, siamo stati travolti da un nubifragio che ci ha accompagnato per più di un'ora costringendoci a tornare indietro, abbandonare il sentiero e scendere su una strada bianca diventata un ruscello. Ho pensato più volte che ero fortunato a non essere andato da solo, la paura in quelle situazioni può giocare brutti scherzi. Grazie a Dio, alla mia prudenza, al gps di mio cugino, al senso dell' orientamento di Marco, siamo arrivati alla strada asfaltata ed infine alla macchina.
Nonostante sia cosciente che andare in montagna da soli possa essere pericoloso, mi piace programmare alcune girate da solo, scegliendo itinerari senza insidie. Un anno fa interruppi a metà una mia escursione solitaria sulla Tambura da Campocatino perché in un canale pieno di neve ghiacciata, non riuscii a vedere dove proseguiva il sentiero. Tornare indietro dopo aver guidato per due ore e  rinunciare a proseguire fu doloroso ma non volli seguire tre sconosciuti che mi sembravano troppo spavaldi.
Ieri avevo programmato un giorno senza lavoro e sono tornato in moto a Campocatino per finire quel giro che avevo lasciato a metà. Camminare da solo mi piace, mi piace dover stare attento alla strada da seguire, i pensieri si districano nella mia mente. Sono arrivato sulla Tambura attraversando la Carcaraia e ridisceso sul tratto della Vandelli che dal passo tambura prosegue verso Modena. In moto sono andato con molta calma, passando da Careggine, Tre Fiumi, il Cipollaio e giù verso il mare.

Pania 24-8-21

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