
La scelta della Versilia è stata d'obbligo a causa del mio ginocchio ballerino; ho lasciato a Prato zaino e scarponi e portato con me la bici da corsa ed una cartina del Cai di Lucca.
Sono affezionato a questi posti perché fino alla maggiore
età ho trascorso qui le mie vacanze estive.
In questi giorni ho
riscoperto il tempo delle gambe, quello della bicicletta e delle camminate sulla battigia, i
tramonti sul mare, il simpatico dialetto di queste parti, il contrasto tra lo
sfoggio di ricchezze del bagnoasciuga e la durezza di queste strette valli, Il
Parco delle Alpi Apuane e la distruzione senza regole delle cave. Mi chiedo se è giusto che un bene di tutti come le montagne debba essere fonte di
guadagno di pochi o se non sarebbe più giusto ridistribuire la ricchezza, farne
patrimonio di stato.
Per essere
sicuro che nessuno mi porti via qualche monte per intero, ho studiato a fondo la cartina e verificato in loco con la Bicicletta. Il giro più bello quello con Andrea al passo del Vestito attraversando la galleria del cipollaio, poi il tentativo
fallito a Sant’Anna di Stazzema, la prima volta a Pruno, Farnocchia, Pasquilio e
il ritorno a Biforco e Resceto.
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