domenica 2 ottobre 2011

Cave Gruzze 1-10-11


Un morso inciso nel fianco dell' Alto di Sella, uno spuntino, se paragonato alle grandi cave attualmente attive in Apuane, questo sono le cave Gruzze. Una ferita che la natura ha provveduto ad occultare, senza fretta, dall'inizio della seconda guerra mondiale ad oggi. Restano sul posto una grande vasca rugginosa e la casa al servizio dei cavatori, un albergo con vista sul mare.
Da quassù tre chilometri di lizza precipitano su Resceto con pendenze fino al 70%, inizialmente solcando i levigati piastroni marmorei della parete poi traversando più volte il letto del canale della neve con ponti e muri a secco: un monumento alla caparbietà dell'uomo, alla fatica, al lavoro duro.
Con Agnese, Luigi e Marco abbiamo risalito questa strada in una eccezionale giornata d'ottobre. Dalla focetta dell'acqua fredda siamo passati per qualche minuto in Garfagnana e scesi a valle con la via Vandelli dopo una piacevole sosta al rifugio Conti. Ho portato con me la macchina fotografica delle grandi occasioni, peccato fosse scarica. Ci dobbiamo accontentare di questo scatto rubato con il telefonino dalla finestra Vandelli, un'altro "testone" che coltivò per anni il sogno di unire Massa a Modena con una strada carrozzabile che attraversasse i fianchi di queste montagne ostili che a me fanno tanta simpatia.

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