
Per ingannare l'attesa di poter finalmente ritornare un po' sui monti leggere è pur sempre un bel modo per entrare in contatto con rocce, ghiaccio, paesaggi e quel particolare modo di percepire il mondo e l'esistenza che la montagna ogni volta ci insegna.
Scalatori di Borgognoni A.; Titta Rosa G. edito da
hoepli è un libro bellissimo che mi ha fatto venire la voglia di cominciare a scrivere di libri di montagna sul blog.
Il libro è in un certo senso un blog sull'alpinismo a più mani; nel volume sono raccolte le testimonianze dirette di alcuni dei più grandi scalatori di sempre dalla fine dell'800 fino alla metà del '900 (Whymper 1865 - Ghigo 1949).
Ognuno dei protagonisti racconta una memorabile scalata col proprio stile e, così come sono differenti i modi di scalare, altrettanto diverse sono le cronache delle gesta. Ci sono molte prime e nomi di montagne mitiche, come Dru, Civetta, Jorasses, Eiger, e altrettanti nomi di scalatori entrati nella storia: PIaz, Comici, Henry, Rey, molti dei quali, ad esser sincero non conoscevo.
Nello scorrere delle pagine scorre la Storia; nei vari tentativi di risoluzione di problemi alpinistici permane costante la volontà umana di avvicinare la Montagna che resta indifferente agli sforzi, altera nella sua bellezza, terribile nelle avversità, epico sfondo, cornice e quadro insieme.
Un libro vivamente consigliato, che aumenta esponenzialmente la voglia di sentire la roccia sotto i piedi e sotto le mani e che consente di recuperare quel sentire che suscitano Storia e Montagna, che per ognuno di noi è diverso e che forse, in fondo, così diverso non è.
un estratto dal libro in pdf